LA CRISI COME RIFLESSIONE SULLA REALTÀ DEI RISULTATI
La crisi rappresenta una fase straordinaria della vita aziendale. Si verifica in presenza di uno squilibrio economico-finanziario che perdura nel tempo e che comporta difficoltà di ripristino dell’ordinaria gestione aziendale, ormai trasformata in una situazione normale e sistematica. Nelle imprese medio-piccole, la crisi è spesso riconducibile all’impresa impreparazione dell’imprenditore nel gestire le sopravvenute complessità di gestione.
Un momento di riflessione
Il rischio di impresa è normale e fisiologico, pertanto si devono temere gli effetti di un errato calcolo, in quanto c’è la prospettiva di distruggere il valore economico dell’azienda, in primis a sfavore dei soci per ridotti o mancati utili, e poi in sfavore dei terzi, dove si registrano le vere e proprie perdite contabili, fino ad arrivare al fallimento giuridico dell’impresa. La crisi costituisce un momento di riflessione sull’andamento dell’impresa e anche di contatto con i reali risultati che l’imprenditore è in grado di generare. È un processo naturale e necessario per crescere e per evolversi, ed anche un momento di riflessione e di scelta.
Cosa fare
In questo frangente la vera differenza, tra il vincere o perdere, viene fatta dalle concrete azioni messe in campo e, ancor di più, da come reagisce l’imprenditore agli eventi che gli succedono e che gli si presentano durante il percorso. La crisi può avere un aspetto finanziario, per una struttura del passivo eccessivamente concentrata su fare debito, con conseguenti problemi di liquidità e di rifinanziamento, nonché da un’incapacità a gestire strategicamente le finanze aziendali. L’aspetto economico dipende da errate valutazioni strategiche di mercato sulla competitività e sulla concorrenza, e da problemi di redditività, che nel lungo periodo si trasmettono all’area della gestione finanziaria.
Imparare ad evolvere
Ci sono diverse cause che scatenano la crisi d’impresa: esterne, per via del calo della domanda, cambiamento tecnologico-sociale, nuovi concorrenti più competitivi; interni, imputabili ad errori di gestione o di adeguamento del modello di business per mancanza di innovazione ed inefficienza produttiva o organizzativa, legata ad una rigidità strutturale, rispetto a quella reale richiesta dal mercato. La vera causa di crisi di un’azienda è la sua incapacità ad evolversi, quindi diventa indispensabile ricercare una trasformazione rispetto al passato.
L’impresa intelligente
UN’IMPRESA INTELLIGENTETM previene ed intercetta gli indizi di difficoltà, ponendone immediato rimedio, con una gestione basata su numeri corretti e non sulle semplici emozioni e intuizioni dell’imprenditore. È dotata di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, per non rischiare di pagare personalmente i debiti contratti dalla società (art. 2476 c. c.). Solo l’11% delle imprese sia adeguata, mentre le altre continuano a fare quello che hanno sempre fatto, cioè mandare avanti l’attività alimentata dal lavoro personale dell’imprenditore e delle sue solite “vecchie abitudini amministrative”. Sono proprio le vecchie abitudini che hanno portato l’azienda a risentire dell’emergenza sanitaria e metterla in difficoltà, proprio quando tutto il mondo “si stava rivoltando”; in poche parole non si erano preparate, per dirle metafora, ad un terremoto in zona sismica.
Più liquidità e risultati
UN’IMPRESA INTELLIGENTETM è un metodo di gestione, semplice per esigenze complesse, che permette di avere: più fatturato, più liquidità, più risultati sostenibili nel tempo. È un sistema di tutela legale e gestionale che guida l’imprenditore passo per passo a trasformare il suo tradizionale modo di gestire, in quello di un manager in grado di disegnare il successo del suo business. È un percorso fondato sul sano equilibrio economico finanziario, è appoggiato su processi, procedure, innovazione e formazione, che stanno a sostegno della soddisfazione dei clienti. Soltanto preparandosi e pre-occupandosi prima, potrà per formare in maniera eccellente, non tralasciando la necessità di prevenire i rischi calcolandoli, perseverando nelle buone abitudini gestionali, cercando il costante e continuo miglioramento alla ricerca di nuovi ed elevati standard di eccellenza.